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Inviato: 28 Ago 2016 06:24 pm [Shimona] Fokker D.VII, Gotthard Sachsenberg 1/32 Descrizione: |
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diablo Site Admin
Sesso: Età: 56 Registrato: 27/09/07 20:24 Messaggi: 11159
Impiego: libero professionista
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Ciao,
sempre di Shimona, un Fokker D.VII, Gotthard Sachsenberg, MFJGr 1, October 1918 (31 victories) kit della Wingnut Wings in scala 1/32
Qualche notiziola scopiazzata per il web ...
Riguardo Gotthard Sachsenberg ...
Gotthard Sachsenberg (Dessau, 6 dicembre 1891 – Brema, 23 agosto 1961) è stato un aviatore tedesco.
Asso dell'aviazione durante la prima (31 vittorie), decorato con la Croce di Cavaliere dell'Ordine di Hohenzollern con spade e la Croce di Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite. Insieme a Hanns von Schertel fu un pioniere dell'uso degli aliscafi nel trasporto marittimo civile.
Riguardo il Fokker ...
Il Fokker D.VII era un aereo da caccia monomotore, monoposto e biplano, sviluppato dall'azienda aeronautica tedesco imperiale Fokker-Fluzeugwerke nei tardi anni dieci del XX secolo.
Venne utilizzato principalmente dalle Jagdstaffeln, le squadriglie da caccia della tedesca Luftstreitkräfte, la componente aerea del Deutsches Heer, l'esercito dell'Impero tedesco, durante la prima guerra mondiale, e da numerose altre forze aeree nel periodo postbellico.
Descrizione:
Tipo: aereo da caccia
Equipaggio: 1
Progettista: Reinhold Platz
Costruttore: Germania Fokker-Fluzeugwerke
Data primo volo: gennaio 1918
Data entrata in servizio: 1918
Utilizzatore principale: Germania Luftstreitkräfte
Esemplari: circa 1 700
Dimensioni e pesi:
Lunghezza: 6,93 m
Apertura alare: 8,93 m
Altezza: 2,80 m
Superficie alare: 20,2 m²
Carico alare: 47 kg/m²
Peso a vuoto: 698 kg
Peso carico: 850 kg
Peso max al decollo: 878 kg
Propulsione:
Motore: Mercedes D.IIIa
Potenza: 180 PS (132 kW)
Prestazioni:
Velocità max: 186 km/h
Velocità di salita: 4,0 m/s
Autonomia: 1 h 30 min
Tangenza: 6 000 m
Armamento:
Mitragliatrici: 2 LMG 08/15 calibro 7,92 mm
Esemplari attualmente esistenti ...
Il Fokker D.VII conservato presso il Deutsches Museum di Monaco di Baviera.
Il Fokker D.VII esposto presso il Royal Air Force Museum.
L'acquisizione diffusa del D.VII da parte dei paesi alleati dopo l'armistizio garantì la sopravvivenza e la conservazione di diversi velivoli. Uno di questi venne catturato nel 1918, quando accidentalmente il suo pilota atterrò all'aeroporto di una piccola pista sotto il controllo statunitense vicino a Verdun, in Francia. Donato allo Smithsonian Institution dal War Department nel 1920, è ora esposto presso il National Air and Space Museum in Washington, D.C.
Altri due velivoli in possesso degli americani come risarcimento di guerra furono conservati da privati finché vennero venduti all'estero nel 1971 e nel 1981. Oggi sono esposti rispettivamente al Canada Aviation Museum di Ottawa, in Ontario e al Militaire Luchtvaart Museum di Soesterberg, nei Paesi Bassi. Quest'ultimo esemplare ha una livrea che riproduce i simboli della Koninklijke Luchtmacht.
Un precedente D.VII della Marine Luchtvaartdienst olandese fu scoperto nel 1948 in un fienile in Germania. Il velivolo è ora esposto al Deutsches Museum di Monaco di Baviera, in Germania.
Anche il Canada e la Francia hanno acquisito numerosi D.VII. Uno dei 22 esemplari prede di guerra canadesi è esposto presso la Brome County Historical Society a Knowlton, nella zona suburbana di Lac-Brome, nel Québec. Questo esemplare ha una particolare rilevanza storica essendo l'unico D.VII non restaurato che conserva il suo originale tessuto di rivestimento. Dei velivoli arrivati in Francia sono attualmente esposti il Wk.N. 8417/18 presso il RAF Museum Hendon, in Inghilterra, e presso il Musée de l'Air et de l'Espace a Parigi-Le Borget, in Francia.
Spazio alla gallery del modello ...
Ultima modifica di diablo il 13 Set 2016 12:34 am, modificato 2 volte in totale |
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Inviato: 28 Ago 2016 06:24 pm Adv |
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Inviato: 28 Ago 2016 06:58 pm Descrizione: |
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fantasmak Site Mod
Sesso: Età: 72 Registrato: 12/01/11 12:06 Messaggi: 7037
Località: Piovarolo di Sotto Interessi: Modellismo Rolls & Bentley, Porsche, sport prototipi ferromodellismo ecc..
Sito web: http://www.museoferrov...
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Non mi intendo di aerei,ma direi che è molto bello e ben montato:proviene da un kit o è stato autocostruito completamente? Inoltre vorrei sapere in quale materiale è costruito.
Grazie Max.
Guido.
PS:Max,sei diventato uno scriba come il lombrico? _________________ Così preziosa come il vino,così gratis come la tristezza.... De Andrè
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Inviato: 28 Ago 2016 07:06 pm Descrizione: |
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diablo Site Admin
Sesso: Età: 56 Registrato: 27/09/07 20:24 Messaggi: 11159
Impiego: libero professionista
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Ciao Guido, non ho molte notizie a riguardo .. Il kit è in plastica con dettagli in fotoincisione, poi sicuramente Shimona ha messo del suo, ma non ho il WIP ...
P.S. come Franzpedia sarà impossibile, ho ancora molto da imparare e poi lui è un maestro in questo ... |
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Inviato: 28 Ago 2016 08:49 pm Descrizione: |
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lombricoferoce Site Mod
Età: 73 Registrato: 31/10/10 08:40 Messaggi: 7549
Interessi: Modellismo in particolare obsoleti, storia, storia dell'auto, fuoristrada Impiego: Tecnico software/hardware Sito web: http://www.munga.it/
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Questo è il caccia di Gotthard Sachsenberg, asso della caccia germanica della prima guerra mondiale, ovviamente;
decorato con la Croce di Cavaliere dell'Ordine di Hohenzollern con spade e la Croce di Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite, gli furono accreditati 31 abbattimenti, ben lontano dalle 80 vittorie accreditate e certe di Manfred Albrecht von Richthofen, la differenza pratica tra i due è che questo pilota portò la pelle a casa, infatti morì nel 1961.
La durata media di un pilota da caccia nella prima guerra era di circa una quindicina di giorni.
Lo strano, se si può definire così la sua storia, è che questo pilota era un ufficiale di marina e continuò ad esserlo anche durante la seconda guerra, quando venne richiamato.
Diciamo che la maggior parte dei piloti della prima guerra mondiale proveniva da altre armi, Baracca (34 vittorie) per esempio arrivava dal 2' Reggimento cavalleria "Piemonte Reale", il barone rosso dal 1.mo Reggimento Ulani "Imperatore Alessandro III", quindi fanteria ... Gottfried von Banfield asso austriaco degli idrovolanti da caccia (con 9 vittorie confermate e 11, forse 15, non confermate) proveniva pure lui dalla marina, la k.u.k. Kriegsmarine ecc ....
Come ho appena scritto, arruolatosi volontario nella Kaiserliche Marine, il 1 aprile 1913 si imbarcò sull'incrociatore protetto Hertha. Nel 1914, promosso Fähnrich zur See fu trasferito sulla nave da battaglia Pommern.
Si distinse particolarmente durante le fasi iniziali della prima guerra mondiale, venendo decorato con la Croce di Ferro di I classe nell'agosto 1915.
Il 18 settembre dello stesso anno venne promosso al grado di tenente di vascello. Rimasto affascinato dal mondo dell'aviazione, nel dicembre 1915 fu trasferito al servizio aereo della marina imperiale, assegnato alla II Marine-Feldflieger-Abteilung di Neumüster in qualità di osservatore. Ricoprì successivamente l'incarico di istruttore per gli osservatori a Johannisthal, frequentando poi il corso di pilotaggio per velivoli monoplani Fokker a Mannheim, dove si brevettò pilota militare. Rientrato in servizio presso la II MFA((Marine Feldflieger Abteilung), l'aviazione di marina, praticamente era la difesa costiera iniziò a volare a bordo dei Fokker Eindekker.
Ovviamente non usò solo l'aereo in questione.
La combinazione dei colori di base era giallo e nero, con il giallo come base e nero a scacchiera sul suo aereo personale, si diffuse con piccole variazioni da pilota a pilota sugli aerei di tutto il gruppo.
La moda se così si può chiamare, fu lanciata dallo Jagdgeschwader 1 di Manfred von Richthofen.
In rete si trova molto su di lui.
Notte _________________ Do I look like a man who can be intimidated?
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Ultima modifica di lombricoferoce il 14 Gen 2017 08:17 pm, modificato 1 volta in totale |
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Inviato: 14 Gen 2017 08:16 pm Descrizione: |
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lombricoferoce Site Mod
Età: 73 Registrato: 31/10/10 08:40 Messaggi: 7549
Interessi: Modellismo in particolare obsoleti, storia, storia dell'auto, fuoristrada Impiego: Tecnico software/hardware Sito web: http://www.munga.it/
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Due parole sulla Fokker che era di origine olandese.
L'azienda venne fondata il 22 febbraio 1912 Anthony Fokker, uno dei pionieri dell'aviazione. Nel 1910, Fokker costruì il suo primo aereo, lo Spin, il primissimo velivolo di produzione olandese che volò sui Paesi Bassi. Nel 1912 si trasferì in Germania, a Berlino, in cerca di maggiori e migliori opportunità, fondò la sua prima compagnia, chiamandola "Fokker Aeroplanbau", che venne spostata successivamente a Schwerin, stupenda città, capitale del Land Meclemburgo-Pomerania Anteriore.
Allo scoppio della prima guerra mondiale il governo tedesco invitò Anthony Fokker e Hugo Junkers a collaborare, cosa che portò alla nascita di alcuni dei primi modelli della Fokker divenuti famosi: il Fokker E.III, il Fokker Dr.I e il Fokker D.VII.
Una delle invenzioni più importanti di Anthony Fokker fu il meccanismo di sincronizzazione usando una camma che permetteva ai proiettili di passare attraverso l'elica del velivolo senza danneggiarla. Il triplano Fokker Dr.I venne utilizzato da Manfred von Richthofen quando comandava la JG1, detto "il Circo Volante di von Richthofen", composta dai più abili piloti della Fliegertruppe. La caratteristica principale di questa squadriglia era costituita dal fatto che si trattava di una unità totalmente indipendente. Non aveva una sede fissa e faceva la sua comparsa ora nei pressi di Verdun, ora nei pressi di Arras, ora sulla Somme, ora sul fronte inglese.
Nel 1919 Anthony Fokker concluse la sua collaborazione con Hugo Junkers e ritornò nei Paesi Bassi, dove fondò una ditta vicino ad Amsterdam, la "Nederlandse Vliegtuigenfabriek" facendo attenzione a nascondere il nome "Fokker", legato ai fatti della prima guerra mondiale. Nonostante le condizioni del Trattato di Versailles proibissero il riarmo, Fokker non tornò a casa a mani vuote: riuscì infatti a vendere un treno carico di pezzi di ricambio degli aerei militari di C.I e di D.VII al confine tra la Germania e i Paesi Bassi, che gli permise di trovare i fondi per l'apertura della sua impresa. Dopo il trasferimento dell'azienda, il maggior successo di Anthony Fokker fu la produzione di aerei civili, anche se non interruppe la vendita di quelli militari.
Durante gli anni venti, la Fokker entrò nel suo periodo d'oro, diventando la più grande industria produttrice di aerei del mondo. Il suo maggior successo fu il Fokker Trimotore F.VIIa/3m, utilizzato da ben 54 compagnie aeree. L'azienda dominò il mercato europeo fino all'arrivo degli aerei interamente metallici di produzione statunitense e tedesca. Nel 1926 Anthony Fokker compì un viaggio negli Stati Uniti, dove inaugurò la Fokker Aircraft Corporation of America, una sezione distaccata della sua industria. Negli gli anni 30 il distaccamento statunitense della Fokker si fuse con la General Motors, facendo nascere la General Aviation Manufacturing Corporation. Anthony Fokker morì a New York il 23 dicembre 1939.
Anche dopo la sua morte all'inizio della seconda guerra mondiale la fabbrica olandese continuò a costuire aerei i più noti sono i Fokker G.I e Fokker D.XXI della Luchtvaartafdeling, l'aeronautica militare olandese di allora. Con l'invasione dell'Olanda le fabbriche Fokker vennero confiscate dai tedeschi e usate per costruire Bücker Bü 181 (un aereo da addestramento avanzato, monomotore, biposto ad ala bassa) e Junkers Ju 52 che tutti conoscono, era il classico trimotore da trasporto e passeggeri prodotto dall'azienda tedesca Junkers dall'inizio degli anni trenta ed utilizzato prima come velivolo civile e successivamente come trasporto e bombardiere principalmente dalla Luftwaffe ma non solo.
Al termine del conflitto mondiale, quello che rimaneva delle fabbriche della Fokker dopo i bombardamenti degli alleati, venne fatto saltare dai tedeschi in ritirata.
Dopo la guerra la Fokker continuò la sua solita attività fino al 15 marzo 1996 quando chiuse i battenti.
Non è da confondersi con un'altra industria che le rassomigliava per nome, parlo dall'azienda aeronautica tedesca Focke-Wulf Flugzeugbau GmbH nata negli anni venti attiva nella produzione di aerei civili e militari nel periodo interbellico, durante la seconda guerra mondiale e anche dopo, fino alla sua fusione, nel 1963, con la Weser-Flugzeugbau GmbH per creare la nuova Vereinigte Flugtechnische Werke (VFW) GmbH.
Il suo caccia più famoso e da molti definito il migliore del secondo conflitto è senz'ombra di dubbio il Focke-Wulf Fw 190 in tutte le sue svariate versioni e sviluppi in tutto 20.001 esemplari. Dal 190 venne sviluppato il Focke-Wulf Ta 152 ma questa è un'altra storia.
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