Franco, Guido: grazie di cuore per gli apprezzamenti.
In realtà non ho grandi capacità, ma se ci si diverte in ciò che si fa, la motivazione e la gratificazione nel voler vedere il lavoretto finito è lo stimolo più adeguato per far decentemente.
Come dice Franco, il restituire una dignità ad un giocattolo, ma in ogni caso a qualsiasi oggetto, che era dimenticato, inutile, magari d'impaccio, dona una bella sensazione e siccome noi umani -per natura- tendiamo a dare un'anima anche alle cose, esse paiono ringraziarci per aver dato loro cura ed attenzione.
Ecco un altro piccolo esempio: Wells-Brimtoy Trolley Bus...
Meccanismo a molla particolare: simula la fermata a richiesta con un tocco di campanello, si ferma qualche secondo e poi riparte... Veramente divertente!
Anche quì smontato, tolte le ammaccature, pulito, revisionato e rimesso in ordine di marcia...
Interessi: Modellismo in particolare obsoleti, storia, storia dell'auto, fuoristrada Impiego: Tecnico software/hardware Sito web: http://www.munga.it/
Che figo!!!
p.s. sì, Giuseppe la vediamo allo stesso modo.
Ti sembrerà cretino oggi ho portato in museo ferroviario una delle due locomotive Rivarossi che avevo, praticamente da due ne è uscita una integra e bella, il lavoro è stato fatto da un gentilissimo socio del museo.
Questa di cui faccio cenno, ha un pezzettino rotto e il motorino fuori uso e un po' di metal fatigue, per altro bloccato .. dopo tanti anni.
Mi era stato consigliato di tenerla come pezzo di ricambio ma ho preferito che stesse esposta in una vetrina assieme ad altri Rivarossi ... è una sorta di pensionamento dopo tanti anni di onorato servizio .. finito con la donazione di organi. Ben, bon è meglio che finisca qua ... se no mi vengono a prendere con la camicia di forza. _________________ Do I look like a man who can be intimidated?
Φ
Proprio vero... Matti da legare!
Pensa che quando li guardo in vetrina immagino che tra di loro (i modellini) confabulino, vedano con un po' d'invidia il nuovo arrivato o salutino calorosamente il ritorno di qualche altro dalla mia "clinica", che si raccontino tutte le loro avventure da "giovani", in mano a bambini/ragazzi un po' scriteriati che li trattavano come dovevano esser trattati: da giocattoli!
Ed ora tutti insieme in quella sorta di "relais" a godere del meritato riposo, del rispetto e dell'ammirazione che un appassionato può dar loro...
La tua locomotiva ne è un esempio...
Scritto ciò, mi propongo per un TSO volontario! _________________ Giuseppe
Interessi: Modellismo in particolare obsoleti, storia, storia dell'auto, fuoristrada Impiego: Tecnico software/hardware Sito web: http://www.munga.it/
Chiedi a Guido quando gli raccontavo che i Matchbox non volevano stare con i Dublo, erano concorrenti ... e non mi lasciano dormire la notte ....o che 2 Opel Matchbox sbaruffavano per la scatolina e allora le mettevo dentro a turno ... all'inizio mi prendeva per scemo ... _________________ Do I look like a man who can be intimidated?
Φ
Non è di latta, ma non è un diecast... Per cui non rimane che la plastica!
Il modello è una Austin A40 della Victory Industries: produttore inglese che utilizzò la plastica sui modelli in scala 1/20, con i vantaggi di una migliore fedeltà ai particolari -rispetto alla latta-, maggior leggerezza e minor sfruttamento dei piccoli motori elettrici.
Produsse dal '49 la Morris Minor e negli anni seguenti altri modelli inglesi, tra cui la Austin A40 che vi presento oggi.
Dopo il '57 si dedicò a sistemi slot cars -sulla falsa riga dei Triang Minic Motorways-...
Acquistata oggi ad una borsa scambio -come non funzionante-...
Dopo le mie solite cure è tornata a correre!
Guido e Franco: grazie!
Il modello giaceva in disparte sul banco del venditore, un po' il colore anonimo, un po' il fatto che fosse in plastica lo relegavano ad un ruolo di secondo piano...
Confidando nel fatto che quasi tutto è riparabile me lo sono portato via... A dire il vero senza neanche sapere chi fosse il produttore.
Solo dopo, smontandolo, ho visto il motore "Mighty Midget" Victory Industries...
L'ho testato dopo una veloce pulizia: il frullìo è stato consolante!
Per cui ho smontato la finestratura in acetato e l'ho facilmente rimodellata col phon, così le piccole deformazioni della scocca.
Da un sito inglese mi arriveranno i ricambi mancanti: volante, paraurti posteriore e la "mascotte" sul cofano e sarà completa.
Tornando alla latta, ecco l'altra mia Mercer "Oldtimer" della Schuco, che si affianca a quella bordeaux
Grazie Guido! Sì, è in ottime condizioni: il precedente proprietario l'ha tenuta solo in esposizione.
Ora -sempre dai territori teutoni- una VW Polizei della CKO.
Movimento a frizione.
Georg Kellermann fondò l'azienda nel 1910 a Norimberga. Produsse in principio piccoli treni, mezzi dei vigili del fuoco e figurini. Si dedicò particolarmente ai cosiddetti "Penny toys". Nel 1920 è stato introdotto il logo CKO, con cui poi tutti gli articoli Kellermann sono stati segnati. Dal 1954 la serie di successo è stato la "Rollo serie" di automezzi a frizione. Nel 1979, Kellermann, vicino Kienberger fu l'ultimo produttore di automobili di latta.
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